10 aprile 2009

Sentire il dovere di vivere

che giorni strani sono questi, per me che neanche ho sentito nulla, per me che quando mi chiedono della mia tristezza non so che rispondere, per me che mi trovo sveglia nella notte- ancora- e non per paura, per me che mi riscopro in pianti improvvisi. e viaggio con la testa, navigo, mi informo, leggo nomi..leggo date. 1986, 1983, 1988, 1990.. ed è questo il mio pensiero, rivolto a quei ventenni come me, uguali a me.. addormentati con la soddisfazione del primo colloquio, con il pensiero del prossimo esame, con la preghiera per i genitori che invecchiano davanti ai nostri occhi, con il rancore per l'ennesima delusione, con la serenità di quella passeggiata al sole. questo il mio pensiero, rivolto a quei ventenni come me, ancora bambini , già grandi..che schizzano la casa dei loro sogni, che giocano a immaginare il nome del loro bimbo, ma non ora eh.più in là, magari. Queste sono le mie lacrime, per gli altri...i ventenni che odiano la vita per un'amicizia finita male, o anche solo per la connessione che caspita, oggi non va. quelli che maledicono la propria esistenza, in uno strascico di "dolore" adolescenziale, quelli che vivono nel rancore. a questi ventenni io dico, oggi abbiamo il dovere di vivere.

2 commenti:

  1. comunque cerca di non rattristarti troppo, e poi vedrai che un pò di confusione ce l'hanno in testa anche le persone che di anni ne anno 44 (come me..)
    in ogni caso tanti auguri di una Pasqua serena!!

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  2. hai ragione Tilly , e questo è anche un po' il senso del mio intervento..sorridere sempre, amare le piccole cose che la vita ci offre. una felice Pasqua anche a te e a tutti i tuo i cari. un forte abbraccio. :***

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